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Nicola Reniero, organista e clavicembalista, è un musicista dalla spiccata personalità che si dedica prevalentemente all’esecuzione e allo studio del repertorio musicale, soprattutto italiano, dei secoli XVI, XVII e XVIII.

Ha tenuto numerosi concerti in Italia e all’estero (Europa, U.S.A., Sud America, Giappone), sia come solista che come accompagnatore al continuo in formazioni cameristiche, vocali e orchestrali (L’Arte dell’Arco, I Solisti Filarmonici Italiani, I Virtuosi Italiani, Philarmonische Camerata Berlin, Alessandro Stradella Consort, Orchestra di Padova e del Veneto, Ensemble Musagète, Reale Corte Armonica Caterina Cornaro, Orchestra d’Archi Italiana, I Madrigalisti Ambrosiani, I Cantori di Santomio, e numerosi altri), oltre che come animatore di varie formazioni. Ha inoltre collaborato con importanti direttori e solisti (C. Hogwood, G. Leonhardt, M. Radulescu, R. Clemencic, S. Vartolo, C. Miatello, C. Desderi, M. Brunello, M. Stockausen, P. Wispelwey, Pinchas Zukerman e M. Maisky).

Con il gruppo “L’Arte dell’Arco” (di cui ha fatto parte ed è stato uno dei fondatori) ha svolto un’intensa attività concertistica e discografica (Dynamic, Deutsche Harmonia Mundi, CPO, ASV, Brilliant Classics), spesso orientata a ripresentare brani e autori rari o normalmente esclusi dai repertori correnti. Con il medesimo gruppo è stato impegnato nella registrazione integrale dei concerti di Giuseppe Tartini (circa 135 concerti in 29 CD, da poco giunta al termine), dei quali ha peraltro curato le revisione critica e il completamento delle parti mancanti; sempre con L’Arte dell’Arco ha anche registrato, fra l’altro, un disco vivaldiano sotto la direzione di C. Hogwood. Ha inciso anche per le etichette Denon, Gaudeamus, Urania Records, Amadeus, Velut Luna, Pavane, Nuova Era, Tactus, Altus e Musicaimmagine Records, per un totale di oltre 90 cd.

Si dedica anche alla ricerca musicologica, soprattutto per quanto riguarda il linguaggio musicale del ‘600 e del ‘700, e per questo ha pubblicato alcuni articoli ed è stato invitato a tenere lezioni e conferenze nell’ambito di corsi e convegni. In collaborazione con G. Guglielmo, C. Lazari e F. Guglielmo ha curato l’edizione critica dei 12 concerti op. 1 di G. Tartini; ha inoltre curato la nuova edizione critica dei 12 Concerti Grossi op. VI di A. Corelli per la casa editrice Carisch di Milano.

Dal 1995 al 2002 è stato docente di Basso Continuo presso il “Settore Musica Antica” della Scuola Musicale di Milano.

È, inoltre, autore di composizioni per organo, voci, coro ed ensemble da camera e curatore di trascrizioni e orchestrazioni. Con il dittico “Zwei Orgelstücke” ha vinto il IV Concorso di Composizione per Organo di Varenna (1996).